I campi qui individuati sono molteplici e ampi. Per trattarli occorrono delle competenze specifiche. Quella che abbiamo disegnato, in estrema sintesi, è una strutturazione ottimale. Molte “caselle” rimarranno probabilmente scoperte. Ma si tratta di cominciare a fare quel che si può sin da subito.

Il nostro orizzonte di discussione franca, ricerca e organizzazione culturale è aperta a quanti possano dimostrare una serie di competenze di studio, analisi, elaborazione e ricerca di livello alto e condividano un’analisi della situazione sarda come subalterna.

La discussione sarà pubblica e strutturata per seminari e critica/lettura reciproca, per iniziare, come pratica innovativa secondo una formula che potremmo sinteticamente definire del “percorrere criticando”.

L’orizzonte è aperto a suggerimenti, consigli e proposte da parte della critica filosofica, della ricerca e della riflessione antropologica, storiografica, economica, sociologica, politologica (solo per citare alcune delle tante aree di interesse a cui ci rivolgiamo) e del pensiero non subalterno in generale.

Su tutto il resto aspettiamo nuovi sguardi e nuove intersezioni.